Manifestazione 26 Aprile '09

Roma 22/04/2009

----- COMUNICATO STAMPA -----

Manifestazioni del 26 aprile 2009: Il Coordinamento Motociclisti non è
coinvolto in alcuna forma in questa iniziativa.

Il Coordinamento Motociclisti, associazione di utenti delle due ruote,
desidera rimarcare la propria estreneità all'iniziativa del
"motoclub" Ting'Avert in programma a Roma e Milano per il 26 aprile
2009.

Il CM non ha partecipato all'organizzazione dell'evento, né l'ha
promosso o sostenuto.

A giugno 2008, il CEN ha approvato (su richiesta della Commissione
Europea ed accogliendo le istanze della FEMA) una modifica al
regolamento EN1317 (quello che stabilisce le caratteristiche dei
guardrail e le procedure di collaudo) che introduce un nuovo (ottavo)
paragrafo esclusivamente dedicato ai sistemi di prevenzione
dell'impatto dei motociclisti.
Una volta entrato in vigore il nuovo regolamento, tutti i guardrail di
nuova installazione o di sostituzione dovranno avere un dispositivo di
protezione nella fascia inferiore.

Perché le nuove norme possano entrare in vigore debbono però essere
compiuti alcuni passaggi che hanno dei tempi prestabiliti e non
modificabili, quindi i primi guardrail di nuovo tipo appariranno nel
2011.

La manifestazione organizzata da Ting'avert e dall'Associazione
Motociclisti Per la Vita ha il fine di sollecitare un'accelerazione
che non potrà avvenire perché la tempistica è quella definita dalle
procedure comunitarie ed è INCOMPRIMIBILE.

Protestare perché vengano rispettati i tempi, in questo caso servirà
solo ad ottenere una patente di fomentatori e piantagrane, mentre ciò di
cui abbiamo grande bisogno è essere riconosciuti come interlocutori
preparati, attendibili e responsabili.

Inoltre, chiedere - questo è il fine dichiarato degli organizzatori -
alle istituzioni di "fare qualcosa, qualunque cosa" per mettere in
sicurezza i guardrail in attesa dell'entrata in vigore del nuovo
regolamento equivale a chiedere di compiere atti illegali, in quanto si
tratterebbe di applicare soluzioni non autorizzate dalle autorità
preposte.
Al di là delle lodevoli intenzioni, non si vede in base a
quale logica si possa chiedere alle istituzioni di andare contro le loro
stesse leggi, e poi magari accusarle di insensibilità per non averle
violate.

Organizzare una manifestazione di questo tipo ORA, cioè DOPO AVER
OTTENUTO CIO' CHE VOLEVAMO, potrebbe rivelarsi inutile se non
addirittura controproducente.

Abbiamo combattuto per più di 15 anni per ottenere questo risultato, e ci
è costato grande fatica ottenere ascolto nelle sedi appropriate e negli
ambienti politici. Ora finalmente siamo accreditati (soprattutto la
FEMA) presso le istituzioni europee e quelle nazionali, e la nostra
opinione viene ascoltata con attenzione.
Ma se dopo una vittoria come questa - perché è una vittoria e va
sottolineato - mobilitiamo i motociclisti per protestare contro il
pericolo dei guardrail, rischiamo di farci guardare come dei matti.

Banalizzando, il rischio è davvero che si ottenga solo una
delegittimazione del movimento per i diritti dei motociclisti, e questo
non converrebbe a nessuno di noi.
Certo, se tutto questo interesse per la sicurezza dei motociclisti fosse
stato espresso quando ancora non si era ottenuto nulla, sarebbe stato
più utile. E, scusate la malizia, sarebbe suonato più genuino.

Riccardo Forte
Coordinamento Motociclisti

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